Nome:
Saida
Cognome:
Hamouyehy
Oggi la società italiana è cambiata, ma la legge non si è adeguata. Gli studenti con cittadinanza straniera iscritti all’anno scolastico 2016/2017 sono 826 mila. Di questi, oltre 300 mila sono musulmani. È dunque giusto che la scuola non affronti l’attualissimo tema dell’islam, su cui i media spesso veicolano informazioni sbagliate e controproducenti?
Nata in Marocco e residente in Italia da diversi anni, laureata in Lingue straniere e ora studentessa di Relazioni Internazionali all’Università di Bologna, Saida Hamouyehy è attiva nella scrittura letteraria e giornalistica, trattando in particolare il tema delle seconde generazioni. Collabora con il blog collettivo con finalità sociali Le Nius e nel 2018 ha diffuso una lettera indirizzata ai suoi coetanei italiani, derivata dall’esperienza personale ma emblematica delle problematiche delle seconde generazioni nel nostro paese. È presente con un racconto nella pubblicazione 2019 del concorso Lingua Madre.
Città di residenza:
Reggio Emilia
Cittadinanza/e:
Marocchina
Nazionalità di origine:
Marocchina
Lingua madre:
Berbero
Lingua di scolarizzazione:
Italiano
Primo/a migrante
Altri paesi di migrazione:
Marocco
Attività prevalente nel campo della scrittura:
Principali temi di interesse:
Attività letteraria
Genere/i praticato/i:
Articoli di attualità
Bibliografia:
Un giorno andrò a Central Park, in AA.VV., “Lingua Madre Duemiladiciannove. Racconti di donne straniere in Italia”, a cura di D. Finocchi, SEB27, 2019.
Attività giornalistica
Agenzie/Testate/Media/Blog per cui lavora:
LeNius
Premi
Premio della critica al concorso letterario Guido Zucchi, anno 2012.