Nome:
Elisa
Cognome:
Kidané
Ho messo le ali al mio cuore / Per dare un’opportunità / di libertà al mio corpo / prigioniero del nulla. / Ho messo parole di pace / alla musica della speranza / per dare un senso alla mia vita. / Poi ho preso l’arcobaleno / e l’ho messo come ponte / tra i sud e i nord / di questo nostro mondo.
Missionaria comboniana, Elisa Kidané è nata in Eritrea. Ha svolto la sua missione in Ecuador, Perù e Costa Rica, poi in Italia come giornalista nelle riviste comboniane. Vive a Verona. Nel 2009 ha partecipato al II Sinodo per l’Africa. Dal 2004 al 2010 è stata consigliera generale del suo Istituto. La sua ultima pubblicazione è “Africa nostra madre terra. Poesie” (Effatà 2017).
Città di residenza:
Verona
Nazionalità di origine:
Eritrea
Primo/a migrante
Altri paesi di migrazione:
Suora missionaria, è stata inviata in America Latina: Ecuador, Perù e Costa Rica.
Attività prevalente nel campo della scrittura:
Principali temi di interesse:
Attività letteraria
Genere/i praticato/i:
Poesia
Bibliografia:
Africa nostra madre terra. Poesie, Effatà Editore, Cantalupa (TO), 2017; Dolore, in “El-Ghibli. Rivista online di letteratura della migrazione”, Anno V, n. 21, settembre 2008; Libertà, in “El-Ghibli. Rivista online di letteratura della migrazione”, Anno V, n. 21, settembre 2008; Solitudine, in “El-Ghibli, rivista online di letteratura della migrazione”, Anno V, n. 21, settembre 2008; Giacca a vento, in “El-Ghibli, rivista online di letteratura della migrazione”, Anno V, n. 21, settembre 2008; Mentre la notte, in “El Ghibli. Rivista online di letteratura della migrazione”, Anno 0, n. 3, marzo 2004; Fotocopia a colori, Novastampa, 1999; Ho visto la speranza danzare, Novastampa, 1995.
Attività giornalistica
Agenzie/Testate/Media/Blog per cui lavora:
Giornalista, dal 1996 al 2004 ha lavorato presso la redazione della rivista “Raggio”, poi diventata “Combonifem”, mensile delle suore missionarie colombiane, con sede a Verona, che dirige dal 2012. Dal 2000 al 2003 è stata responsabile del notiziario della rivista on-line “Femmis”.