Nome:
Claudiléia
Cognome:
Lemes Dias
La consapevolezza di ciò che si è e del duro lavoro da fare per rendersi spiritualmente migliori, è l'elemento che distingue un essere umano vero da un vampiro affettivo, questa sorta di mostro che non bada mai alla sostanza delle persone, ma soltanto a come appaiono nella fotografia.
Di origine brasiliana, Claudiléia Lemes Dias si è laureata in legge presso la Pontificia Università Cattolica e si è specializzata in Tutela Internazionale dei Diritti Umani all’Università La Sapienza e in Mediazione Familiare (Centro Europeo di Mediazione Familiare). Negli anni 2006-2007 è stata ricercatrice presso il Dottorato di Ricerca in Sistema Giuridico e Romanistico dell’Università di Tor Vergata. Da sempre legata al tema dell’evoluzione sociologica della famiglia post moderna, nel 2015 crea il blog https://artedisalvarsi.wordpress.com/, spazio di condivisione di articoli che trattano il tema della violenza fisica e psicologica nel rapporto di coppia, diventato un punto di riferimento per le vittime con oltre mezzo milione di visite.
Città di residenza:
Roma
Nazionalità di origine:
Brasiliana
Lingua madre:
Portoghese
Lingua di scolarizzazione:
Portoghese
Primo/a migrante
Attività prevalente nel campo della scrittura:
Principali temi di interesse:
Attività letteraria
Genere/i praticato/i:
Narrativa
Bibliografia:
Anatomia del maschio invisibile, L’Erudita/Giulio Perrone, Roma, 2016; Se io mi chiamassi Demostene, in “El Ghibli. Rivista online di letteratura della migrazione”, Anno 10, n. 42, dicembre 2013; Nessun requiem per mia madre, Fazi, Roma, 2012; Scioglilingue, in AA.VV., Rondini e ronde. Scritti migranti per volare alti sul razzismo, Mangrovie Edizioni, 2010; Storie di extracomunitaria follia, Mangrovie Edizioni, 2009; Fps25, in AA.VV., Lingua Madre Duemilaotto. Racconti di donne straniere in Italia, a cura di D. Finocchi, Seb 27, Torino, 2008.
Attività giornalistica
Agenzie/Testate/Media/Blog per cui lavora:
Premi
Anatomia del maschio invisibile (L’Erudita/Giulio Perrone, 2016), è stato romanzo finalista al premio Carver ed è risultato tra i vincitori del Premio Internazionale Città D’Arce.