Nome:
Jonida
Cognome:
Prifti
Offri il peso della testa / lasciando trasparire mondi dal fango d'oro / mani appese come ali fai cadere in alto / la voce ti rende forte / ma gli altri sono muti.
Foto di Marco Cazzella
Poeta/performer, vocalist e traduttrice/interprete dall’albanese all’italiano e viceversa, Jonida Prifti è nata a Berat (Albania) nel 1982, ed è emigrata in Italia (Roma) nel 2001. Si è laureata nel 2010 con una tesi sulla poetessa italiana Patrizia Vicinelli all’Università de “La Sapienza” di Roma. La sua tesi è stata poi pubblicata in e-book dalla casa editrice accademica Onyx nel 2014. Fra le pubblicazioni ricordiamo: ‘Non voglio partorire un corpo di plastica’ (Alfabeta2, 2010); ‘Ajenk’ (Transeuropa, 2011); “Rivestrane” (Selva, 2017); “Oriane” – Libro d’Arte in collaborazione con Cristina Piciacchia (HD Edizioni, 2017). Il suo lavoro si concentra sulla commistione linguistica tra la lingua madre (albanese) e la lingua italiana. Infatti, nelle sue opere è presente la differenza sonora, lessicale e grafico-visuale delle due lingue. Il suo audio-libro bilingue Ajenk è un chiaro esempio di due modi di vedere la lingua dove le due culture, albanese e italiano, si incontrano integrandosi a vicenda attraverso la ricerca linguistico/poetica. E’ stata ospite a diversi congressi e seminari accademici sulla poesia e la letteratura tra cui: “Le giornate di Studio sulla rottura del linguaggio sulla scena italiana dagli anni ’60 ad oggi” (Università di Tolosa Jean Jaurès, 2015); “Poesia e reti sociali nell’era digitale” (La Sapienza, 2018); “Patrizia Vicinelli. La poesia e l’azione” (Università IUAV, Venezia, 2018) etc.
Nel 2008, ha fondato il duo di poesia sonora ‘Acchiappashpirt’ con il musicista Stefano Di Trapani. Questo progetto “miscela” musica contemporanea e poesia d’avanguardia. Insieme, dal 2010, organizzano annualmente a Roma il minifestival internazionale di poesia sonora “Poesia Carnosa”.
Inoltre, nutre altri tre progetti musicali/poetici/dadaisti tra cui ‘J A’ (con la musicista Andrea Noce); ‘Alfabeti Barbarici’ (con l’esperta di culture arabe Donatella Della Ratta alias Lulu Shamiyya), “Jona” (solo piano series). Dal 2012 al 2015 è stata voce solista nella band “Shesh”.
Ha partecipato a vari festival di poesia in Italia e all’estero tra cui “Generazione Y” (Maxxi, Roma), “Poetitaly” (Roma), “Colour Out Of Space” e “Secret Anarchy Garden” negli UK, “Mediterranea 18 Young Artists Biennale ” (Tirana – Durazzo, Albania), “I quattro elementi” (Istituto Italiano di Cultura, Madrid) etc. Fa parte del film-documentario “Linfa” (2018) di Carlotta Cerquetti il quale è incentrato sulla scena underground femminile di Roma Est.
A marzo del 2021 uscirà il suo libro di poesie in albanese con la traduzione a fronte per la casa editrice “Kurumuny” nella collana “Camminamenti” a cura di Marthia Carrozzo.
Inoltre, è videomaker e fotografa. Le sue fotografie sono state pubblicate nelle riviste “Vice Italia” e “Noisey Italia”.
Ultime notizie sulla propria attività in relazione alla scrittura migrante:
Città di residenza:
Roma
Cittadinanza/e:
Italiana
Nazionalità di origine:
Albanese
Lingua madre:
Albanese
Lingua di scolarizzazione:
Albanese
Primo/a migrante
Attività prevalente nel campo della scrittura:
Principali temi di interesse:
Attività letteraria
Genere/i praticato/i:
Poesia, saggistica
Bibliografia:
Rivestrane, Transeuropa Edizioni, Massa (MS), 2017; Patrizia Vicinelli. La poesia e l’azione, Onyx, 2014; Ajenk, Transeuropa Edizioni, Massa (MS), 2011 (con CD audio); Çengel. Con una variazione di Tommaso Ottoni, Ogopongo, Agromonte (PZ), 2008.
A marzo del 2021 uscirà il suo libro di poesie in albanese con la traduzione a fronte per la casa editrice Kurumuny nella collana “Camminamenti” a cura di Marthia Carrozzo.
Attività giornalistica
Agenzie/Testate/Media/Blog per cui lavora:
Articoli/reportage realizzati:
Premi
Nel 2012 è stata selezionata per il premio “Franco Cavallo” per una pubblicazione collettiva dal titolo “La Poesia: luogo delle differenze”.