Nome:
Ingy
Cognome:
Mubiayi
Ed io che ruolo avevo? Italia o Somalia? Dubbio. Impronte o non impronte? Chissà come saranno belle le mie impronte digitali! Impronte anonime, senza identità, neutre come la plastica. Vediamo un po'. Mi sento somala quando... Mi sento italiana quando... Un bel problema l'identità, e se l'abolissimo? E le impronte? Da abolire anche quelle!
Scrittrice e insegnante di arabo e italiano nata in Egitto da padre congolese (Zaire) e madre egiziana, Ingy Mubiayi è arrivata in Italia nel 1977, stabilendosi con la famiglia a Roma. Si è laureata in Storia delle civiltà arabo-islamiche all’Università di Roma “La Sapienza”. Appassionatasi di letteratura, a partire da Sartre, ma anche grazie ad altri autori come Albert Camus, Simone De Beauvoir, Marguerite Yourcenar, Marguerite Duras, Raymond Queneau e, tra gli scrittori italiani, Italo Calvino, ha vinto l’edizione 2004 del premio Eks&tra con il racconto “Documenti, prego”.
Città di residenza:
Roma
Nazionalità di origine:
Egiziana
Primo/a migrante
Attività prevalente nel campo della scrittura:
Principali temi di interesse:
Attività letteraria
Bibliografia:
Con M. Masri, Z. Qifeng, I. Scego, Amori Bicolori, Laterza, Roma-Bari, 2008; con Igiaba Scego, Quando nasci è una roulette. Giovani figli di migranti si raccontano, TerrediMezzo, Roma, 2007; con L.Wadia, G. Kuruvilla, I. Scego, Pecore nere. Racconti, Layerza, Roma-Bari, 2006.
Attività giornalistica
Agenzie/Testate/Media/Blog per cui lavora:
Ha collaborato con “Internazionale”.